Passione e Paura
Ipotetico dialogo con la mia anima
Me: Cosa ti tiene sveglio la notte?
Io: Lo sai, è una bella domanda, una domanda che nasconde una storia importante! Vado sempre a letto con l’intenzione di dormire, sai mi alzo alle sei, ma poi è un continuo svegliarsi, in cui il sonno si frastaglia con momenti di inquietudine e pensiero, rifletto su molti aspetti della mia vita, ma ciò che maggiormente mi tiene sveglio, per la maggior parte della notte, è il mio amore per la fotografia, la passione che nutro per essa.
Me: Ma come è possibile! Tu ami la fotografia, essa ti emoziona e ti scalda il cuore, è come un’amica con la quale dialoghi, con cui ti confidi, con cui traduci in arte ciò pensi e senti. Come può tutto ciò turbare il tuo sonno?
Io: Non è la fotografia in se che mi tiene sveglio, ma il non poterla fare come dico io, e il senso di imperfezione, quasi di inadeguatezza che da ciò deriva.
Me: Cioè, che intendi dire?
Io: Non so se vi hai mai prestato attenzione, io scatto con il cavalletto, non ti sei mai chiesto il perché? o forse non hai mai avuto il coraggio di chiedermelo. Se vuoi posso spiegartelo, senza nessun problema. Vedi, io scatto cosi perché mi tremano le mani. E ancor di più mi tremano quando devo fare qualcosa, anche di molto semplice, in pubblico, soprattutto dinanzi a persone che non conosco le quali, inevitabilmente e forse inconsciamente, arriveranno a sviluppare un giudizio su di me. Il mio subconscio si agita e come per difesa tremo maggiormente, anche nella voce e nel semplice parlare. Potrei spiegare, argomentare con le migliori parole, sbracciarmi urlando, ma forse ancora non capiresti quanto vorrei scattare liberamente, senza treppiede, quanto vorrei che il mio corpo fosse sempre all’altezza del mio pensiero.